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Il mistero della morte di Bruce Lee
Molte biografie di
Bruce Lee parlano della sua morte come di un fatto misterioso
ed inspiegabile. Sono state fatte tantissime ipotesi riguardanti i motivi
di questa tragica e prematura scomparsa, alcune troppo fantasiose e campate
in aria per essere attendibili. Contrariamente a quanto si possa pensare, esiste
una versione ufficiale che spiega le circostanze che hanno portato alla morte
di
Bruce Lee, si tratta però di una spiegazione tanto semplice
quanto terribile, una vera e propria morte "accidentale", che probabilmente,
proprio per via della sua semplicità, è stata rifiutata dalla
maggior parte dei suoi fans.
Abbiamo parlato delle numerose ipotesi formulate attorno alla fine di
Bruce Lee. Vale la pena di riportarne alcune con l'avvertenza che nessuna di esse
è stata mai supportata da alcuna prova:
1. Bruce sarebbe stato vittima di un complotto omicida. E' noto che la volontà
del campione di diffondere la cultura delle arti marziali presso gli Occidentali
non venne accolta favorevolmente dalle scuole più tradizionaliste. Se
poi, si aggiunge il fatto che il
Jeet Kune Do rappresentava una vera è
propria rivoluzione nel mondo delle arti marziali, che per millenni aveva
seguito le stesse ferree regole di condotta, potremmo pensare che per alcuni
ambienti particolarmente fondamentalisti la figura di Bruce fosse talmente scomoda
da giustificare un omicidio.
2.
Bruce sarebbe morto a causa dell'abuso di droghe. Secondo alcune fonti, le analisi
successive alla morte del campione avrebbero rilevato la presenza nel suo organismo
di alcune sostanze stupefacenti di natura oppiacea.
3. Bruce sarebbe morto a causa di una maledizione. La moglie è alcuni
amici hanno più volte testimoniato il fatto che durante l'ultimo anno
della sua vita il campione avesse più volte fatto cenno alla sua imminente
scomparsa. Un presagio che avrebbe avuto presto la sua amara conferma. Naturalmente,
la scomparsa di Brendon Lee, avvenuta vent'anni dopo in circostanze misteriose
e per certi aspetti simili a quelle in cui era morto suo padre, ha contribuito
non poco ad alimentare il filone "esoterico" delle ipotesi sulla morte
di Bruce.
La prima ipotesi elencata risulta essere abbastanza fantasiosa. E' vero che
gli ambienti più tradizionalisti delle arti marziali non videro mai di
buon occhio l'opera di Bruce. Ma se il campione fu ucciso, come sarebbe stato
perpetrato questo omicidio? Al momento della sua morte il corpo non presentava
alcuna ferita, né l'autopsia rivelò nell'organismo di Bruce l'effetto
di alcun veleno.
La seconda ipotesi trova almeno qualche riscontro documentale, ma bisogna considerare
il fatto che, dalle analisi operate sul suo cadavere, Bruce
mostrava di essere stato fino al momento della sua morte un uomo in perfetta
salute, dotato di un fisico giovane, sano e allenato, quindi, non certo il ritratto
di una persona schiavizzata dell'uso sostanze stupefacenti.

L'ipotesi della maledizione è naturalmente quella più affascinante,
ma anche quella meno attendibile. Certo una figura come quella di Bruce merita
il mito che gli è stato creato attorno, ma anche il campione era un uomo,
e la morte è un destino certo anche per i grandi come lui.
La versione ufficiale. Volendo dar retta alla maggior parte delle "storie"
che si raccontano riguardo alla morte di
Bruce Lee, sembrerebbe che un giorno,
all'improvviso, egli sia scomparso senza lasciare alcuna traccia di sé
ne alcuna spiegazione razionale riguardo alla sua fine.
La realtà è invece che sulla morte di Bruce fu condotta un'inchiesta
molto approfondita. Fu eseguita un'autopsia voluta dalla moglie e ordinata dalle
autorità di Hong Kong. Alle analisi, che durarono 9 giorni, parteciparono
anche alcuni medici venuti appositamente dall'Inghilterra e alcuni campioni
di tessuto furono inviati in dei laboratori specializzati dell'Australia e Giappone.
Cosa aveva causato la morte di un uomo di appena 32 anni nel pieno delle sue
capacità fisiche e mentali? Il referto dell'autopsia parlò di
un edema cerebrale, e cioè di un accumulo di sangue nel cervello. La
causa dell'edema era da ricercarsi in uno shock anafilattico, una violenta reazione
allergica, dovuta ad una sostanza chimica chiamata meprobamato. Il meprobamato
era contenuto nell'equalgesic, un medicinale molto simile all'aspirina, che
Bruce aveva assunto nel pomeriggio del 20 Luglio per alleviare i sintomi di
un forte attacco di mal di testa.
Se si accetta la versione ufficiale, Bruce morì dunque in seguito ad
un incidente. Nessun complotto, nessuna maledizione. Il campione ci lasciò
in seguitò ad una fatalità. Ma forse proprio per questo
Bruce Lee merita in modo ancora più forte la nostra ammirazione. Era un uomo
come gli atri, aveva come ognuno di noi i suoi difetti e i suoi limiti, ma trasformò
se stesso in un'opera d'arte.
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