Home Page / Arti marziali / Rubriche / Contatti
Come la maggior parte delle altre armi disponibili nell'arsenale del Kobudo,
il Tonfa, prima di divenire uno
strumento utile sia per l'attacco che per la difesa, era un attrezzo contadino
utilizzato per la lavorazione del grano.
Il Tonfa, chiamato anche Tunfa, Tuifa o
Tunkuwa, è formato da due parti principali: un corpo in legno
duro a sezione circolare, quadrata o ottogonale della lunghezza di circa 50
- 60 cm (yoko), e da un'impugnatura posta a circa 15 cm da una delle estremità (tsuka).
Da quest'arma deriva il manganello oggi in dotazione presso le forze di polizia
in vari paesi compresi quelli occidentali.
II Tonfa può essere adoperato in vari modi, per esempio, lo si può far
roteare agendo col polso sull'impugnatura.
In questo caso si colpiranno gli
avversari utilizzando le due estremità del corpo (chiamate rispettivamente,
gedan tsukagashira quella posta prima dell'impugnatura e ushiro tsukagashira
quella posta alla fine del corpo).
Oppure, l'estremità dell'impugnatura (tsukagashira) può essere
utilizzata per attuare manovre di sfondamento.
Il tasui, e cioè la sezione esterna del bastone che si trova dalla parte
opposta dell'impugnatura, può essere efficacemente utilizzato per le
parate mantenedo lo yoko nage (sezione interna sulla quale è montata
l'impugnatura) aderente all'avambraccio.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI A SCUOLAINTERIORE.IT - Informativa sull'utilizzo dei cookie