Home Page / Arti marziali / Rubriche / Contatti
Il jitte
Il Jitte è forse l'arma più particolare che si conosca tra quelle
che l'arsenale dei
Samurai metteva a disposizione dei suoi guerrieri.
Alla lontana il
Jitte potrebbe ricordare il
Tonfa del
Kobudo,
ma sostanzialmente era un'arma creata con il fine principale dell'autodifesa,
in particolare contro gli attacchi portati con la spada. Poteva costituire una
valida arma di offesa, o di contrattacco, se usata contro le parti molli dell'avversario
(occhi, genitali etc.).
Nel
corso della sua storia, il jitte che si diffuse tra i
Samurai come efficace
nemesi della spada, assunse tantissime forme che lo portarono dal somigliare
ad una corto bastone fino a prendere le sembianze di un piccolo spadino caratterizzato
da una sezione cilindrica dotata di una punta nella sommità.
Per lo più simile ad un manganello, costruito inizialmente in ferro per
poi essere forgiato in acciaio, il Jitte era caratterizzato da un lungo manico
alla fine del quale spuntava un uncino piegato all'infuori, destinato ad intercettare
e ad intrappolare le lame delle spade avversarie.
Questo bastone dotato di uncino, fu curiosamente il primo "sfollagente" in dotazione alla milizia feudale giapponese, una specie di polizia dell'alto medio-evo. Efficentissimo contro le armi bianche, venne spesso utilizzato come deterrente contro la criminalità che imperversava nelle città e nelle campagne del Giappone feudale.
Nel Karate esiste un Kata omonimo del Jitte, il cui significato è stato diversamente interpretato come "dieci mani", "dieci avversari" o "dieci tecniche"; una posizione assunta dalle braccia in questa tecnica, eseguita con entrambi i gomiti piegati e i pugni protesi verso l'alto, ricorda molto chiaramente la forma di un Jitte.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI A SCUOLAINTERIORE.IT - Informativa sull'utilizzo dei cookie